Studio Morbiducci via g.b.bodoni 83, 00153 roma tel.+39.065746285 - amorbiducci@alice.it
 
 

Stefano Alfieri

SS 148


giovedì 1° dicembre
dalle ore 17 a mezzanotte

un’opera lunga venti metri
di Stefano Alfieri
e altri lavori

Lo Studio Morbiducci torna alle origini e ripropone le mostre di un giorno, geminate con un concerto di musica: alta concentrazione temporale e mentale. Un atto di fiducia nella buona memoria del suo pubblico o nella attenta consultazione del carnet: non si può sbagliare data, l’occasione non si ripete.
Ma adesso questo genere di epifanie particolarmente fugaci si colora di novità assoluta, sono infatti esposizioni di giovani e giovanissimi, spesso la prima volta delle generazioni a venire, trailers del futuro dell’arte.
Dopo l’incursione del gruppo napoletano container del 24 novembre, è la volta di Stefano Alfieri, solitario autore di un fregio su carta lungo venti metri, diciannovenne appena uscito dall’Istituto d’Arte dove ha avuto la fortuna di trovare un maestro come Renato Flenghi e di incontrare uno dei maggiori artisti contemporanei, Marcello Mondazzi che lo presenta parlando della sua “dismisura” emotiva e immaginativa. L’opera “smisurata” si snoda per tutto il perimetro dello Studio Morbiducci – riecheggiata da altri pezzi sparsi per la galleria – e prende il titolo dalla strada statale 148 che unisce Pomezia a Roma: qui si popola di fantasmi di Klee, tori picassiani, reperti dei fumetti, segnavia graffitari, frammenti figurativi che danzano in uno spazio astratto, processione bizantina di replicanti troppo umani e di icone logorate della storia dell’arte…