Ferro, fuoco, piombo, vetro, cera: il lavoro di Botta è ai confini della pittura, dove il quadro, quando c'é, non è superficie, ma si offre nella sua fisicità: spessori, trasparenze, superfici aggettivanti, oggetti, fuoco, luce. Invito a una lenta meditazione.
Gregorio Botta, nato a Napoli il 18 aprile 1953,si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Roma nel 1980, segue i corsi di Toti Scialoja e si diploma nel 1984.Ha esposto per la prima volta alla Galleria il Segno nel 1991 con una mostra personale. Inizialmente lavora con la cera, il ferro e il fuoco, aggiungendo in seguito nuovi elementi come fonti luminose e acqua. Le opere pittoriche si sono trasformate in installazioni , dove la precarietà dell'equilibrio dà un senso di instabilità e leggerezza. Da segnalare l'acquisizione di una sua scultura da parte della Galleria Nazionale d'Arte Moderna a Roma. Vive e lavora a Roma. Personali: 1991, Roma, Galleria Il Segno; 1993, Roma, Galleria Il Segno, Rassegna Treno; 1994, Ginevra, Galerie Saint Leger; 1994, Ginevra, Galerie Kara; 1995, Ginevra, Europ'art, con la Galerie Kara; 1995, Roma, Galleria il Segno; 1997, Roma, Galleria A.A.M., Jannis Kounellis/Gregorio Botta; 1998, Colonia, Istituto Italiano di Cultura, Fuori luogo, a cura di L. Pratesi; 1999, Napoli, Galleria Trisorio; Roma Galleria, Il Segno; Brescia, Galleria Valentina Zatta; 2001, Verona, Galleria dello Scudo, a cura di F. D'Amico; 2004, Padova, Fioretto Arte Contemporanea.
