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Nedda Guidi è nata a Gubbio (1927). Ad Urbino si laurea con una tesi su J. Dewey. Insegna, disegna, dipinge e, nel tempo, privilegia il mezzo ceramico inteso come possibilità di esperienza artistica. Dalla fine degli anni '50, a Roma, lavora per i cicli e temi progettuali in cui il mezzo ceramico affronta problematiche dello specifico tecnico non disgiunte da quelle dell'arte contemporanea.
I Fogli (1961), Il Modulare (1966), la ricerca sugli impasti con ossidi metallici che hanno riproposto,il colore nella scultura in terracotta {1973-74) )sono i momenti più significativi del suo lavoro; ma anche le tavole di campionatura crudo-cotto (1976), i disegni per i reperti (1978) indicano curiosità linguistiche.E' presente dal 1961 in mostre di arte contemporanea e di arte in ceramica. Negli ultimi anni lavora in workshops all'estero: Seoul (1988), Hagueneau (1989), Bechyné Cs (1992), ed espone in Svizzera, Germania, Francia, Spagna, Turchia, Giappone. Le sue personali di rilievo si caratterizzano nel titolo: Fogli, 1964; Strutture modulari, 1971; Quindici anni di ricerca in ceramica, 1976; Terracotta-ossidi, 1977; Ricerca Minimale, 1978; Gran Fuoco, 1979; Arte come lavoro, 1979; Terre e disegni, 1985;Limpida terracotta, 1988; Si, ceramica, 1989; Le terre e gli artifici, 1991. Nedda Guidi ha il laboratorio in via Appia Antica n 18.
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