Studio Morbiducci via g.b.bodoni 83, 00153 roma tel.+39.065746285 - amorbiducci@alice.it
 
 

Pietro Mari



Nato a Cellere (Viterbo) il 13 giugno 1961, dopo il diploma di Liceo Scientifico frequenta la Facoltà di Scienze Naturali presso l’università “La Sapienza” di Roma. Dal 1987 al 1989 comincia a dedicarsi alla fotografia e frequenta diversi stages presso studi fotografici sia a Parigi che a Roma. Dal 1990 al 1992 è responsabile del settore grafico e fotografico presso un’azienda specializzata in allestimenti di mostre producendo diverse esposizioni in Europa, Sud America e Medio Oriente. Dal 1992 al 2003 si dedica completamente alla fotografia, specializzandosi nella produzione di still-life e di architetture di esterni ed interni. Successivamente concentra i propri interessi nel ritratto posato e nel rapporto tra architetture e paesaggio. Dal 1998 al 2001 collabora come docente responsabile dei laboratori di fotografia presso i licei Tasso e Dante di Roma e svolge diversi interventi, presso scuole ed associazioni, tramite seminari sulla storia della fotografia in relazione alla pittura, sulla fotografia nel rapporto tra percezione e rappresentazione, sui fotografi del ”Nuovo Paesaggio Italiano”, sulle avanguardie del novecento e su Atget ed il surrealismo. Risale a questo periodo la partecipazione ai “Rencontres internationales de la Photographie” di Arles con un lavoro sperimentale in B/N. I suoi lavori sono stati pubblicati su Colors, L’Architettura di Bruno Zevi, Airone, Oasis, Nuova Ecologia, Interni, Datamanager, Vogue, Edilizia Popolare, L’Orsa. Ha prodotto diversi cataloghi commerciali e cataloghi d’arte. Ha collaborato con l’organizzazione di Capalbiocinema, festival di cortometraggio,dove ha esposto oltre 100 ritratti di artisti, registi e attori convenuti alla rassegna. Il lavoro è stato poi trasferito alla Galleria Comunale d’Arte Moderna. Dallacollaborazione con Patrizia Bonanzinga nasce un lavoro fotografico in digitale dal titolo “Ritrovi” che viene esposto nell’ambito di FotoGrafia, festival internazionale di Roma, maggio-giugno 2002, nell’atrio della stazione Termini di Roma al quale seguirà nel 2004 una seconda esposizione al castello del Valentino di Torino.Tra il 2003 /2004 ha curato fotograficamente il catalogo di “Malaria”, sugli artisti romani del primo novecento che hanno tratto ispirazione dalla pianura pontina.