Tra la storia e lo sguardo si muove il lavoro di Salvatore Puglia. Nato a Roma nel settembre del 1953, vive e lavora a Parigi. Si è laureato in Storia all'Università di Roma, e ha poi alternato gli studi all'Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi con quelli alla Scuola di disegno e incisione alla Calcografia di Roma. Se l'invenzione della storia viene fatta risalire a quella della scrittura, l'apparizione della fotografia ha radicalmente cambiato l'immagine che della storia abbiamo: la storia è diventata l'immagine della storia. Scrittura (testimonianza), memoria (archeologia), icona (sguardo): il lavoro di Puglia raccoglie un campionario, arbitrario e tutto da decifrare, dei relitti e delle rimanenze del nostro passato. Cornici, vetro e piombo contengono, come in un reliquiario, materiali modesti (fotografie, fotocopie, radiografie) che trattengono il tempo trascorso. Nel 1985 la sua prima personale a Strasburgo, poi Napoli, Parigi, Macao, Marsiglia, lo Studio Morbiducci di Roma, San Pietroburgo, New York. Alcune sue opere fanno parte delle collezioni della Galerie Photo Fnac di Parigi, dell'Alvar Aalto Museo di Jyvaskyla in Finlandia.Hanno scritto di lui: Jacques Derida, Régis Durand,Philippe Lacoue-Labarthe, Pierre Alféri, Martine Arnault, Christopher
Fynsk.
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